Osho
Aerea Riservata

Fin dalla sua giovinezza, Osho sentì un richiamo interiore che lo spingeva verso la libertà spirituale. Non si accontentava delle regole e delle convenzioni imposte o accettate senza discernimento. La sua anima bramava una comprensione diretta della verità, un’esperienza autentica della vita al di là delle apparenze. L’impulso alla ricerca lo portò in luoghi lontani, alla scoperta di maestri spirituali, filosofi e insegnamenti antichi.

Fu a ventuno anni, il 21 marzo 1953, che Osho raggiunse un punto di svolta nella sua vita. In quel giorno, mentre meditava sotto un albero in un remoto villaggio dell’India, l’illuminazione lo avvolse come un turbine di luce. L’esperienza fu così profonda e trasformativa che Osho sentì che la sua coscienza si dissolse nell’oceano dell’esistenza stessa. Da quel momento in poi, non fu più solo una goccia separata, ma parte integrante dell’infinita consapevolezza universale.

Dopo aver raggiunto l’illuminazione, Osho si sentì chiamato a condividere questa esperienza con gli altri. Viaggiò per l’India, partecipando a convegni, tenendo discorsi e attirando sempre più persone con il suo carisma magnetico. Le sue parole, intrise di saggezza e profonda comprensione, risuonavano nel cuore di coloro che lo ascoltavano. La sua straordinaria capacità di comunicare il messaggio della consapevolezza diretta attirò un numero crescente di seguaci, coloro che desideravano conoscere la verità in prima persona, senza intermediari.

Nonostante avesse conseguito una laurea in filosofia nel 1956 e avesse intrapreso una carriera accademica promettente, Osho scelse di abbandonare tutto per dedicarsi completamente al suo lavoro spirituale. Fondò un ashram a Bombay, un luogo in cui le persone potevano immergersi nelle profondità della meditazione e dell’esplorazione interiore. Ma il suo desiderio di creare un ambiente più propizio alla crescita e alla trasformazione lo portò a spostarsi a Pune il 21 marzo 1974, in occasione del ventunesimo anniversario della sua illuminazione.

A Pune, Osho costruì un vero e proprio laboratorio di crescita spirituale. I suoi insegnamenti abbracciavano una vasta gamma di tecniche meditative, esercizi di consapevolezza e pratiche di trasformazione. I suoi Campi di Meditazione diventarono famosi in tutto il mondo, richiamando persone da ogni angolo del pianeta. Lì, i partecipanti sperimentavano una libertà interiore mai conosciuta prima, scoprendo la bellezza e la profondità del silenzio che risuonava al di là delle parole.

Ma la sua vita non è stata priva di difficoltà: dopo un’esperienza negativa in America, conclusasi tragicamente con il suo arresto, Osho decise di tornare a Pune e di concentrarsi sul suo lavoro all’interno dell’ashram. Qui, è stato riconosciuto come Maestro di Realtà da quanti vivevano intorno a lui.

Ha voluto essere ricordato come Osho, nome che deriva da “Oceanico“, un suono che evoca forti echi nel nostro essere e che testimonia la sua visione della ricerca del vero e dell’evoluzione della consapevolezza, che trascendono la vita del singolo individuo e appartenendo all’esistenza dell’uomo in quanto tale, nei secoli. Questo nome è stato scelto non solo per descrivere l’esperienza del dissolversi nell’oceano dell’esistenza, ma anche per indicare la sua visione dell’umanità come parte integrante di questo oceano.

Osho trascorse gran parte della sua vita a insegnare e a guidare le persone verso la consapevolezza. La sua eredità continua a influenzare la vita di molte persone in tutto il mondo, che cercano di trovare un senso nella loro esistenza e di raggiungere la consapevolezza diretta. La sua visione continua a ispirare coloro che cercano di trovare la propria strada nella vita e di sperimentare la consapevolezza diretta.

Citazione

Io non faccio parte di alcun movimento. Il mio operare è qualcosa di eterno che sta accadendo da quando il primo uomo apparve sulla Terra e continuerà fino all’ultimo uomo. Non è un movimento, è l’essenza stessa dell’evoluzione: io sono parte dell’eterna evoluzione dell’uomo. Cercare la verità non è cosa nuova né vecchia. La ricerca del proprio essere non ha nulla a che fare con il tempo. Potrei non esserci più, ma ciò che sto facendo continuerebbe. Nessuno ne è il fondatore, nessuno ne è il leader, è un fenomeno immenso! Molti illuminati sono apparsi, hanno dato il loro contributo e sono scomparsi, ma il loro contributo ha condotto l’umanità un po’ più in alto, l’ha resa un po’ migliore, un po’ più umana. Essi hanno lasciato il mondo un po’ più bello di come l’avevano trovato